Dopo Corvetto, un altro morto di sbirraglia.

19thDic. × ’14

Da notare il cambio di contesto e dell’uccisione durante l’aggiornamento delle 20:30. Il pM che seguirà il caso è l’infame che seguiva anche i compagni e che ha provato a dare l’associazione a delinquere e devastazione e saccheggio per gli scontri tra antifa e fasci a teramo. L’infame si chiama Davide Rosati.

Ad un mese esatto dall’uccisione di un bambino che doveva ancora nascere, a causa di una manganellata da parte di un infame celerino durante gli scontri susseguitisi per gli sgomberi di Corvaccio e Rosa Nera, la polizia continua ad uccidere indiscriminatamente e senza subire nessuna ripercussione. Ora basta.

 

da Riviera Oggi:

Alba Adriatica, minacciato con il coltello: carabiniere spara e uccide tunisino

Il militare ha esploso un colpo di pistola per difendersi, mirando alle gambe. Ma il proiettile ha reciso l’arteria femorale dell’aggressore, morto dissanguato.

ALBA ADRIATICA –  Un tunisino, di cui non si conoscono ancora la generalità, è rimasto ucciso oggi pomeriggio sul lungomare Marconi di Alba Adriatica (Teramo) per un colpo di pistola sparato da un carabiniere.
Secondo le prime informazioni, l’extracomunitario pare volesse aggredire con un coltello il militare che, nel tentativo di difendersi, ha mirato alle gambe recidendo però l’arteria femorale dell’uomo. Il nordafricano è morto per dissanguamento. Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe che i carabinieri fossero intervenuti per sedare una rissa tra tunisini in un condominio del lungomare albense. Sul posto il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Teramo. Seguono aggiornamenti.
AGGIORNAMENTO DELLE 20.30
Si chiamava Akim Hadyi ed aveva 37 anni il tunisino morto nel pomeriggio ad Alba Adriatica. Stando alla ricostruzione dei fatti, il carabiniere che ha esploso il colpo mortale aveva fatto irruzione, insieme ad un collega, nell’appartamento di Hadyi dove quest’ultimo viveva con un connazionale. Alla vista dei militari, che stavano effettuando un controllo antidroga, il tunisino ucciso, che pare non avesse il permesso di soggiorno, avrebbe preso un coltello da cucina e si sarebbe scagliato contro i carabinieri. Uno dei due militari  ha estratto la pistola ed è partito un colpo. Inutili i soccorsi di un’ambulanza del 118 giunta sul posto. In casa sono stati rinvenuti 300 grammi di cocaina. A seguire il caso è il sostituto procuratore Davide Rosati che ha disposto l’autopsia per domani.

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